Rapporto annuale 2023: Aumento delle donazioni di organi e dei trapianti

Nel 2023 il numero di donazioni di organi post mortem e di persone sottoposte a trapianto in Svizzera ha superato ogni record, nonostante l’elevato tasso di rifiuto da parte dei familiari nel caso in cui, spesso, la volontà della persona deceduta non era nota.

Nel reparto di terapia intensiva, la priorità è salvare la vita di ogni paziente. Se la prognosi è infausta, occorre predisporre il decesso in linea con i desideri della persona coinvolta. Se essi includono la donazione dei propri organi o tessuti, questa possibilità viene valutata in base alle direttive mediche. Nel 2023, tale desiderio riconosciuto e i relativi requisiti medici hanno permesso a 200 persone di donare i propri organi. Nello stesso anno, 675 persone in lista d’attesa hanno ricevuto un organo urgentemente necessario.

Franz Immer, direttore di Swisstransplant e chirurgo cardiovascolare FMH, afferma: «Le persone sottoposte a trapianto provano una grande gratitudine nei confronti di chi ha donato loro un organo. Spesso festeggiano il giorno del trapianto come 2o compleanno.» Evidenzia l’importante ruolo del personale qualificato nei reparti di terapia intensiva e nei centri di trapianto. «L’elevata professionalità è impressionante», sottolinea Immer. Il direttore prosegue affermando che, sebbene le innovazioni nel settore della tecnologia e della digitalizzazione abbiano supportato i reparti di terapia intensiva, il fattore decisivo rimane il grande impegno con cui il personale qualificato d’eccellenza si dedica ai propri pazienti negli ospedali svizzeri.

Molte donazioni di organi nonostante un elevato tasso di rifiuto

Nel 2023, i 73 ospedali di ricovero hanno segnalato a Swisstransplant 225 persone per la valutazione di una donazione di organi in seguito a decesso. 225 famiglie hanno detto sì alla donazione di organi per conto della persona deceduta. Si tratta di un numero elevato, considerando che il tasso di rifiuto ha raggiunto il 58 per cento. 200 di queste persone decedute sono diventate effettivamente donatrici e donatori di organi. Nel caso di 25 persone decedute, alla fine non è stato possibile assegnare alcun organo.

Ogni anno in Svizzera si registrano circa 70’000 casi di decesso. Di questi, circa 4’000 persone muoiono in ospedale nel reparto di terapia intensiva. In circa 700 casi si tiene un colloquio con i familiari che prevede la domanda relativa a una donazione di organi, in oltre 2’000 casi la domanda riguarda la donazione della cornea. Nel 2023, le 200 persone donatrici di organi sono decedute in 83 casi per mancanza d’ossigeno, in 82 casi per emorragia cerebrale o ictus, in 30 casi per trauma craniocerebrale e nei restanti 5 casi per altre cause.

Donazione di organi volontaria, oggi e in futuro

Nell’ambito della donazione di organi, in primo piano c’è la volontà della persona deceduta. Se questa non è nota, spetta ai familiari prendere una decisione in base alla presunta volontà della persona deceduta in un momento difficile e doloroso nel contesto di un decesso perlopiù inaspettato. Oggi i familiari vengono coinvolti in ogni caso, e questa situazione non cambierà in futuro. Attualmente vige il modello del consenso in senso lato. Il modello del consenso presunto in senso lato, approvato dalla votazione popolare nel maggio del 2022, non è ancora entrato in vigore. In entrambi i sistemi la donazione di organi è volontaria.

Recapiti per i media
Franz Immer, direttore di Swisstransplant, chirurgo cardiovascolare FMH, telefono +41 58 123 80 00, media@STOP-SPAM.swisstransplant.org   

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