Domande importanti
1. Conferma della morte della persona che dona un organo
Quando una persona che vuole donare un organo muore, i medici devono confermare la sua morte.
La donazione di organi è possibile solo se è confermata la morte della persona che dona un organo.
La morte può essere confermata solo se
- la persona che dona un organo si trova in stato di morte cerebrale, oppure
- la persona che dona un organo ha subito un arresto cardiaco (cioè se il cuore ha smesso definitivamente di battere).
Donazione di organi in caso di morte cerebrale
In caso di morte cerebrale, il cervello (o una parte importante del cervello) non riceve più sangue e quindi non funziona più.
Le cause più frequenti di morte cerebrale sono:
- le emorragie cerebrali, cioè delle forti perdite di sangue all’interno del cervello
- la mancanza di ossigeno, cioè quando al cervello non arriva più ossigeno o
- i traumi craniocerebrali, cioè dei colpi molto violenti alla testa, ad esempio in seguito a una caduta, che creano dei grossi danni al cervello
Come si stabilisce se una persona è in stato di morte cerebrale?
Per stabilire se una persona è in stato di morte cerebrale,
i medici si basano sulle direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche.
Le direttive sono delle regole elencate in un documento.
La morte cerebrale deve essere confermata da 2 medici specializzati.
Devono essere 2 medici specializzati che non fanno parte del team di trapianto.
Donazione di organi dopo un arresto cardiaco
Quando avviene un arresto cardiaco,
il cuore smette di battere
e il sangue non scorre più attraverso le vene.
La donazione di organi dopo arresto cardiaco riguarda la persona ricoverata in terapia intensiva che morirà entro breve tempo.
Facciamo un esempio:
una persona ricoverata in terapia intensiva è in fin di vita.
In ospedale, il personale la accompagna nelle sue ultime ore.
I medici chiedono ai suoi familiari se la persona desidera donare gli organi.
La risposta è sì?
Allora si sospendono tutte le cure.
L’ospedale prepara tutto il necessario per prelevare gli organi.
Se la persona che dona un organo muore entro due ore, i medici possono prelevare i suoi organi. Se la persona non muore entro le due ore, non può essere prelevato nessun organo.
Prima di prelevare gli organi, i medici devono confermare che
il cuore del paziente ha smesso di battere.
Si parla di morte cardiaca.
La morte cardiaca del paziente viene confermata nel seguente modo:
- con un esame particolare si stabilisce se il cuore ha smesso di pompare sangue da almeno 5 minuti.
L’esame particolare è detto ecografia. - 2 medici specialisti confermano la morte della persona che dona un organo.
Se invece la morte avviene dopo due ore, gli organi non possono essere prelevati.
Tutta la procedura è stabilita in base a regole severe.
Tali regole sono contenute nelle direttive dell’Accademia Svizzera delle Scienze Mediche.
2. Come vengono attribuiti gli organi?
La donazione di organi è regolata dalla legge.
Gli organi sono dati ai pazienti secondo i criteri decisi e uguali per tutti:
- dalla legge sui trapianti e
- dall’ordinanza sull’attribuzione di organi.
Ordine dei pazienti in lista d’attesa
I pazienti che attendono un organo sono messi in una lista d’attesa.
La posizione nella lista d’attesa dipende dai criteri seguenti:
- urgenza: si tratta di un trapianto urgente dal punto di vista medico?
- utilità: il trapianto ha buone possibilità di riuscita?
- priorità: il paziente in attesa del trapianto ha delle caratteristiche particolari che gli danno la precedenza? (è un bambino, ha un gruppo sanguigno raro?)
- tempo d’attesa: da quanto tempo il paziente attende il trapianto?
Gli organi sono attribuiti con l’aiuto del computer.
Viene utilizzato un programma che si chiama SOAS.
Questo programma contiene i dati di tutte le persone che sono registrate nella lista d’attesa.